Adriano Crocenzi
Biografia Nato a San Severino Marche dove vive e lavora. E' diplomato in scultura all'Accademia di Belle Arti di Macerata e ha iniziato l'attività artistica negli anni settanta. Adriano Crocenzi è pittore e scultore, questo suo duplice modo di esprimersi lo stimola ad una investigazione sulla materia che egli considera "materia ideale". Possiamo parlare, di pittura che si modella e di scultura che si cromatizza. Ciò che è l'agire dell'artista, il suo lavoro , il suo essere interprete, inevitabilmente ci fa imbattere nelle categorie esistenziali, non per esserne sopraffatti, ma al contrario, per coglierne "rimbaudianamente, direbbe Crocenzi" l'ebbrezza, il piacere che coinvolge i sensi e l'intelletto. Adriano Crocenzi realizza da anni "oggetti preziosi": gioielli d'oro e non, incastonati con pietre dure, ma non vuole essere in questo specifico settore soltanto un mero stilista di gioielli. Pittura e scultura si ripresentano da protagoniste, in un gioco di parti scambiate. Crocenzi modella e scolpisce il gioiello, si fa artigiano, recuperando le difficili tecniche degli antichi maestri orafi. Ritroviamo in questi "oggetti", la ricchezza cromatica bizantina, la vibrazione luminosa del Simbolismo, le sensualità vitali dell'Art Nouveau, il tratto deciso e penetrante dell'Espressionismo, la sintesi del Modernismo. E' quasi un riassunto dell'arte, senza azzardo, raro ed estremamente piacevole. Volutamente non eclettico, perchè la sua arte, alla fine, ci riconduce alla sua personalità introspettiva. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in USA, CANADA, ARGENTINA, GERMANIA E ITALIA. Hanno scritto di lui C. Zanon, P. Ferri, P. Luigi Falaschi, G. Macrì, Redazione Argento. "Adriano Crocenzi opera in un ambito morfologico definibile come -primitivismo astratto-, che ha come obiettivo morale il recupero dei segni e dell'immediatezza fattuale delle culture ataviche con tutti i significati in esse latenti, secondo l'ipotesi dell'esistenza di un unico linguaggio visuale, di una stessa struttura di associazioni di idee appartenente ad un simbolismo universale. Un'ipotesi dirompente nel suo impatto con la nostra società, quella di una presa di coscienza delle radici planetarie della nostra civiltà, che la sua pittura sembra considerare riconducendosi a tracce e spessori di un colore effettivamente diverso dalla dimensione primordiale cui si riferisce, ma sostanzialmente legato alla sua allusione." Patrizia Ferri Principali mostre 1972 Modena, concorso di pittura A. Muratori Sassoferrato Premio Salvi (concorso nazionale di pittura) 1973 Macerata, concorso A.S.E. (1° Premio) 1977 - 1979 Sassoferrato, Premio Salvi 1986 Malta, Pittura italiana 1989 Ancona, Premio Marche 1990 Urbisaglia, Premio Marche 1991 Rimini, Galleria Malatestiana collettiva 1993 Fabriano, Umbria/Marche 1° rassegna di pittura scultura e grafica Pollenza, Omaggio a Umberto Peschi 1994 Fabriano, Momento Marche Umbria 1995 Milano, Galleria Xante Battaglia Macerata, collettiva Aula Magna Università, “Armonie” a cura di L. Del Gobbo 1997 Bologna, Accademia Cattani, omaggio a E. Villa a cura di G. Prosperi Camerino, Palazzo Ducale, “Alba” a cura di P. Ferri Camerino, Palazzo Ducale, “Viaggio attraverso i preziosi crivelleschi” (personale) Montecarlo Principato di Monaco, Maison de L'Amerique Latine “La dicotomia dell'arte” (personale) 2001 New York Artexpo 2001, Galleria d'arte Moderna 2011 Civitanova Marche, Galleria Comunale |
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